Tutti gli articoli di admin

CONVENZIONE ADOZIONE AREA CANI 2017

Il 25 gennaio u.s. la direzione della Tutela Ambientale  e Benessere degli animali del comune di Roma ci ha rinnovato l’affidamento in adozione, per l’anno 2017,  dell’area cani sita in via del Fiume Bianco.

Con la sottoscrizione dell’adozioni la direzione Tutela Ambientale ci ha  consegnato gli adempimenti del soggetto adottante.

Pubblichiamo sia l’allegato B, dove ci viene comunicato il rinnovo dell’affido dell’Area Cani, che l’allegato C, dove è riportato il regolamento che dobbiamo rispettare.

(Allegato B)SCHEMA_CONVENZIONE_RINNOVO_2017

(Allegato C)DISCIPLINARE_TECNICO_MANUTENTIVO

Share

CONTROLLO PROCESSIONARIA

A Marzo 2017 è stato avviato il primo intervento, da parte di un esperto, per controllare ed eliminare eventuali nidi di processionarie nella nostra area cani.

Quest’anno il parco, fino ad oggi,  non è stato “invaso” da nessun nido di questi insetti così nocivi per i nostri amici a quattro zampe.

E’ importante non abbassare la guardia e controllare sempre dove mette il muso il nostro amico peloso.

Di seguito  un articolo utile su questo lepidottero.

Processionaria nel cane, come evitarla e cosa fare in caso di contatto

 

 

 

Share

Processionaria VS Cane

Da marzo e per tutta l’estate arriva il pericolo processionaria nel cane. Ecco qualche consiglio su come riconoscere questo lepidottero distruttivo e estremamente urticante nella sua fase larvale.

Non solo i cani, ma tutti gli animali, uomo compreso, che vengono a contatto con i peli urticanti della processionaria, sono a rischio di sviluppare i sintomi relativi a questo pericoloso bruco.

Il nome scientifico della processionaria del pino è Thaumenotopoea pityocampa: trattasi di un lepidottero appartenente alla famiglia Notodontidae.

È un insetto assai distruttivo per le pinete, perché distrugge le foglie, ma a noi interessa soprattutto la sua forma larvale. Da giovane infatti la processionaria si presenta come una larva lunga 1-3 centimetri e mezzo, fornita di tantissimi peli altamente urticanti per l’uomo e per tutti gli animali. Il nome di processionaria deriva proprio dall’abitudine di questi bruchi di spostarsi sempre in fila indiana, formando una vera e propria processione: si compattano solamente quando raggiungono il loro nido, dove andranno a rideporre le uova.

Da adulta la processionaria non è altro che la classica farfalla triangolare, notturna, dal colore bianco-giallastro e apertura alare di 5 centimetri. Anche da adulte, se si sentono minacciate, possono emettere un liquido giallino assai irritante.

La processionaria normalmente si trova sui pini, ma talvolta la troviamo anche sui cedri: se vedete dei nidi biancastri in inverno su queste piante, allora è probabile che abbiate un’infestazione di processionaria.

Le larve fuoriescono dai nidi in primavera, a marzo, ma nelle zone più calde le possiamo vedere uscire anche d’inverno. Tendenzialmente le larve sono attive di notte, ma primavera, quando sono più affamate, si calano a terra e si interrano. A luglio-agosto compaiono gli adulti, le femmine depongono le uova e le larvette nascono ad agosto-settembre e cominciano subito a nutrirsi dei pini, danneggiandoli notevolmente.

La processionaria è un bruco molto pericoloso sia per la salute umana che per quella dei nostri animali, cane e gatto incluso. I peli sono fortemente urticanti: si infiggono nella pelle e subito origina un eritema papuloso pruriginoso. Tuttavia i casi più gravi si hanno quanto i peli riescono a giungere a contatto con l’occhio, con le mucose in generale, con la bocca o quando riescono ad entrare nelle vie respiratorie e digestive. Particolarmente pericolosa la processionaria per i cani, i quali hanno l’abitudine di annusare per terra e possono ingerire i peli urticanti del bruco. Il cane in questi casi sviluppa sintomi allarmanti in breve tempo:

  • salivazione abbondante
  • dolore
  • infiammazione grave di bocca, esofago e stomaco
  • edema della glottide (può essere tale da soffocare l’animale)
  • necrosi della lingua e della mucosa
  • febbre
  • anoressia
  • vomito emorragico
  • diarrea emorragica

Come capite si tratta di sintomi gravi e potenzialmente fatali, anche perché la diagnosi è semplice se il proprietario riferisce la presenza di processionarie, ma se non si ha questa evenienza si può pensare a qualsiasi altro tossico e veleno.

Se il cane viene a contatto con la processionaria, la prima cosa da fare è cercare di allontanare i peli urticanti dalla bocca facendo dei lavaggi con acqua (occhio a usare dei guanti per non toccarli voi stessi). Cosa non agevole, visto che il cane avrà un forte dolore e non si farà manipolare. Mentre una persona tenta di fare questa manovra, qualcun altro dovrà contattare immediatamente il veterinario più vicino in modo che il medico possa approntare la terapia di sostegno più adeguata. Mai come in questo caso, prevenire è meglio che curare: quindi da adesso e per tutta l’estate, occhio quando siete in passeggiata, soprattutto se passate sotto a dei pini. Le processionarie possono essere sempre in agguato. Il nostro parco è stato recentemente controllato e fortunatamente non sono stati trovati nidi ma la processionaria può essere trasportata anche dagli uccelli o arrivare comunque dai pini esterni nelle vicinanze, quindi facciamo attenzione ad eventuali presenze indesiderate.

La lotta contro la precessionaria prevede diversi sistemi, è obbligatoria in Italia dal 1998 con Decreto Ministeriale 17-04-1998. Di solito si usano pesticidi appositi usati sulle larve, non sui nidi. Occhio che le larve morte vanno eliminate bruciandole, perché anche morte sono urticanti. Così come sono urticanti i resti bruciati, quindi occhio a stare sottovento e a proteggere tutte le parti esposte del corpo, ivi incluse bocca e occhi.

Share

ADOTTA UNA PACHINA

AAA Cercasi volontari per la campagna ‘Adotta una panchina’!

Tutti i soci e frequentatori della nostra area cani sono invitati a partecipare per: SCARTAVETRARE, STUCCARE E PASSARE IL FONDO ed infine RIVERNICIARE le panchine della nostra area cani.

ADOTTA UNA PANCHINA ha come obiettivo quello di ristrutturare le panchine del nostro parco per renderle più belle e resistenti alle intemperie. Come diversi di voi avranno già notato, domenica 12 Marzo, alcuni esponenti del Direttivo, sotto supervisione del Presidente, hanno eseguito una prova su una panchina per capire il tempo necessario per eseguire tutte le operazioni di restauro. Nello specifico, in 4 persone, in circa due ore, è stato possibile scartavetrare e preverniciare completamente una panchina. Si è quindi provveduto a isolarla con una rete per proteggere i nostri amici a quattro zampe.

Aderendo in tanti all’iniziativa sarebbero sufficienti 2 fine settimana per terminare i lavori previsti sulle 6 panchine!

I temi grafici che saranno riprodotti, ispirati a lavori già esistenti, trattano di diverse tematiche a sfondo naturalistico/animalista/artistico: pianoforte e spartito, tagli di frutta e/o fiori, tipo quadro Mondrian o Pop Art stile Keith Haring, tipo Disney, ecc…

Di seguito diversi esempi di panchine cui ci siamo ispirati, opere che sono state pensate e realizzate da ‘artisti’ fai da te 🙂

A fine campagna saremo lieti di pubblicare le foto delle panchine fatte da tutti noi.

Vi aspettiamo numerosi Sabato 18/Domenica 19 e Sabato 25/Domenica 26 dalle ore 10.30 circa!!!

Share

Libri da cani

Consigliamo i seguenti libri e accettiamo anche da te suggerimenti su letture i cui protagonisti sono gli amici a quattro zampe.

Buona lettura da cani 🙂

ABBAIARE STANCA di Daniel Pennac

<<Non sono un esperto di cani. Solo un amico. Un pò cane anch’io, può darsi. Sono nato nello stesso giorno del mio primo cane. Poi siamo cresciuti insieme. Ma lui è invecchiato prima di me. A undici anni era un vecchietto pieno di reumatismi e di esperienza. Io ero ancora un cucciolo. Morì. Io piansi. Molto>>.

Daniel Pennac, l’innamorato dei cani, capisce ogni loro pensiero, ogni tristezza, ogni desiderio.

dopo questa sua storia sapremo tutto sul mondo di Il Cane (con due maiuscole), e impareremo molto sul mondo degli uomini: come appariamo agli occhi del cane e quanto dobbiamo essere ammaestrati.

Share