I GIARDINI DI BALBO
Vi chiederete perché la nostra area cani è sottotitolata “I Giardini di Balbo”. Bene, questa è la storia…
Era il 19 novembre 2015 quando capitai nei pressi di Ponzano Romano e mi imbattei in questa enorme macchia bianca sul ciglio della strada. Lui era lì, immobile, senza emettere alcun lamento, passando sotto gli occhi di tutti senza che alcuno si soffermasse sui suoi.
Quello fu il nostro primo incontro, quello che mi permise di convincermi che lì, su quell’asfalto , non sarebbe finita per lui. Aveva occhi spenti ma di certo una straordinaria voglia di combattere. Ricordo che provai a dargli un pezzo di cornetto e lui non lo toccò. Pensai: “Quanto devi essere stanco e disperato per rifiutare una tale leccornia!”.
Decisa a risolvere la situazione e nella vana speranza che qualcuno l’avesse smarrito, contattai la Polizia Municipale (che impiegò un paio d’ore per raggiungerci). Lui ancora non si muoveva e guardandolo, con un pizzico di timore, decisi di accarezzarlo e di controllare in che condizioni versasse. Aveva delle lesioni lungo il fianco simili a colpi d’arma da fuoco, lesioni che lasciavano pensare al peggio…
Prima dell’arrivo della Polizia, giunse un pastore. Gli mise un cavo elettrico al collo e cercò di issarlo sulle zampe ottenendo solamente l’effetto di farlo imputare a terra…
Dopo questo episodio e dopo un paio d’ore trascorse in balia degli eventi, decisi di farlo salire in macchina. Nel tentativo di farlo alzare, gli urlai: “Adesso tirati su Balbo!”. Fu istintivo, naturale ed immediato come la sua reazione: in piedi davanti allo sportello della macchina!
50 Km tra il tanfo di pecora e i movimenti bruschi…ma alla fine riuscimmo ad arrivare all’area cani “Simpatiche Canaglie”! Nel frattempo gli amici del parco avevano già raccolto i fondi per sostenere le prime cure mediche.
Lo portammo all’ospedale veterinario dove purtroppo confermarono il sospetto che fosse stato impallinato più volte…ma era vivo e lo sapeva bene!
Dopo quasi due settimane di intense cure ed un intervento per rimuovere un piombino nel corpo, Balbo uscì dalla clinica.
Con non poche difficoltà, lo portai quanto prima all’Area Cani per testarne il temperamento, la socialità e il comportamento. Restammo tutti sorpresi del suo ottimo carattere, della sua infinita dolcezza nei confronti degli altri cani e dell’uomo, nonostante quest’ultimo lo avesse tradito.
Lo ospitai a casa mia dove trovò una vecchia sorella un po’ rude ma per la quale nutrì, da subito, molto rispetto. Lo portai alla toletta….andammo al mare e sembrava recuperare ogni giorno di più energie e serenità. Chiedeva costantemente attenzioni e coccole. Posizionava le sue lunghissime zampe sulle cosce e chiedeva solo amore.
Rimase con me per oltre un mese. Fu in quel periodo che gli Amici del parco impararono a conoscerlo: lui e il suo carattere fermo e pacato, con nessuna voglia di litigare ma tanta di amare.
Balbo però, doveva trovare una casa, una famiglia che poteva occuparsi di lui a tempo pieno.
Partì così una staffetta: conoscenti, amici, amici di amici. Tutti si prodigarono per dargli una nuova e felice vita (semplicemente lo meritava).
Dopo lunghe ricerche, dopo incontri con gente non realmente interessata, arrivò la notizia… Una visita per lui.. Per lui: Laura!
All’inizio incerta, indecisa e con il dubbio se prendere un altro cane dopo le perdita dei suoi, ma si sa.. Quando c’è di mezzo Cupido che scaglia frecce è quasi impossibile rimanere illesi e sarebbe stato impossibile non innamorarsi di lui.
Così accadde, un giorno, per caso, Balbo andò a vivere a Tor San Lorenzo, con tanto prato dove poter correre e con una ricca e dignitosa vita dinnanzi.
Lo salutammo tutti consapevoli che lì avrebbe avuto una seconda famiglia, consapevoli che la generosità e la bontà della nuova proprietaria gli avrebbero permesso di credere ancora nell’essere umano.
Ci allontanammo da lui solo fisicamente. Restò a lungo nelle nostre menti e nei nostri cuori..tanto che in seguito gli dedicammo una targa: “I Giardini di Balbo”.
Balbo è stato molto importante perché ha tirato fuori il meglio da ciascuno di noi; è per questo che gli abbiamo dedicato una targa e il sottotitolo della nostra Area Cani, per non dimenticare mai che questo è lo spirito di solidarietà che tutti noi vogliamo nella nostra piccola Associazione! Un cane può cambiarti la vita? Sì!