Archivi categoria: Rubrica_Comportamento

BON TON IN AREA CANI

La nostra area cani è frequentata da molti amici a quattro zampe,  ospitiamo circa una novantina di cani, che  vengono in orari e giorni diversi della settimana.

Oltre alle regole indette dal Comune di Roma, già affisse nella bacheca della nostra area cani, sarebbe opportuno, da parte dei proprietari di cani, rispettare alcune regole di bon ton per evitare, durante le ore di sovraffollamento, risse fra i nostri amici a quattro zampe.

Di seguito  elenchiamo alcune di queste regole:

N 1 Non portare il cane in calore

Evitare l’accesso di femmine durante il periodo dell’estro e quando ha finito il calore assicurarsi che non abbia più l’odore, per scongiurare  conflitti fra cani maschi ed evitare sorprese non volute 😀

N 2 Guardare sempre il proprio cane

E’ buona norma non perdere mai di vista il proprio cane, sia per controllare e raccogliere le sue deiezioni, e sia per prevenire atteggiamenti di eccitamento che possono sfociare in rissa.

N 3 Evitare di far circondare un nuovo cane

Quando un nuovo cane sta per entrare nell’area cani, è buona norma evitare che il proprio cane gli blocchi il passaggio di ingresso, per permettere al nuovo arrivato di ambientarsi senza pressione.

N 4 Non portare giochi e cibo per cani

Ricorda che cibo e giocattoli possono causare discussioni tra animali presenti.

N 5 Far fare lunghe passeggiate al proprio cane

Anche se può sembrare un controsenso, è buona norma portare il proprio cane, in un’area cani, dopo avergli fatto fare una passeggiata o un’attività ludica che gli abbia permesso di scaricare l’energia in eccesso. Questo perché l’area cani in realtà è un’area di sgambamento in relax, se il cane ha troppa energia e corre all’impazzata potrebbe essere considerato: una preda, per alcuni cani, e trasmettere stress ed ansia ad altri, questi potrebbero reagire in modo aggressivo nei suoi confronti.

N 6 Non restare troppe ore di seguito

E’ buona norma restare non oltre l’ora nell’area cani, per evitare che il cane, a lungo andare, consideri l’area cani come un suo territorio da difendere. Questo porta il cane ad avere atteggiamenti sbagliati come abbaiare chi passa vicino all’area cani e correre all’ingresso ogni volta che entra un cane, rischiando ogni volta di creare risse fra cani.

N 7 Non far abbaiare troppo il proprio cane

Anche se l’area cani è riservata e dedicata alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe, e tutti sappiamo che il cane abbaia, è buona norma cercare di limitare l’abbaio eccessivo, per mantenere buoni rapporto con il vicinato.

Speriamo che queste poche regole possano essere di aiuto per migliorare la convivenza fra i nostri amici pelosi e non solo, saremmo contenti di avere altri suggerimenti da parte vostra quindi scrivete a redazione@simpatichecanaglie.org , con oggetto Bon ton, o lasciate i vostri commenti sotto questo articolo.

Buon sgambamento a tutti voi dalle Simpatiche Canaglie

Share

VADEMECUM POST ADOZIONE

Questo articolo è tratto da un’e-mail che ho ricevuto anni fa da un educatore cinofilo per migliorare il rapporto con il mio cane.

Vi racconto la mia esperienza.

Sei anni fa ho adottato la mia cucciolona, aveva solo due mesi. Non dimenticherò mai l’emozione che ho provato quando  me l’hanno messa fra le braccia, era un batuffolo di neve. Per motivi che ancora ignoro saltava di gioia solo perché aveva ricevuto qualche carezza da me. Ai cani basta poco per essere felici.

E’ stato il mio primo cane, non avevo alcuna esperienza ed i primi mesi ho fatto una lunga serie di errori, non ero in grado di gestirla. Quando aveva circa un anno, cercai un educatore il quale mi diede una serie di consigli,  fra cui dei libri da studiare e mi inviò un’ e-mail con una sorta di piccolo vademecum comportamentale che è molto utile quando si adotta un cane.

Voglio condividere con voi i suoi consigli. Di seguito ho riportato integralmente la sua e-mail.


“Ti scrivo di seguito quella che è poi la gestione media indispensabile con il cane una volta adottato, diciamo che si chiama Giotto e ancora più giù due righe sui segnali che abbiamo illustrato nel corso:

fare in modo che Giotto ci capisca e ci guardi con rispetto e fiducia è semplice: mettere in atto alcuni comportamenti e stabilire poche ma chiare regole per fargli capire, in maniera a lui comprensibile, qual è il suo ruolo all’interno della famiglia.

Un cane che sa cosa la sua famiglia vuole da lui è un cane sereno che non sentirà la necessità di entrare in conflitto con noi e che ascolterà volentieri le nostre indicazioni (e non gli ordini) diventando gestibile e piacevole in qualsiasi circostanza.

Gestendo le seguenti risorse solleverete Giotto da ogni responsabilità e preoccupazione nell’andarle a cercare e sarete visti come guide solide ed equilibrate che hanno il controllo della situazione , che guidano il gruppo-famiglia e ne gestiscono i ritmi ottenendo in cambio fiducia e disponibilità alla collaborazione quando richiesta.

ATTENZIONI:

Le nostre attenzioni (sguardi, coccole, carezze, baci, abbracci, massaggi, etc.) sono una risorsa importantissima per il nostro cane; sapere che siamo noi a gestirle lo aiuterà a stare tranquillo e a non chiederne continuamente ma ad aspettare che siamo noi a proporre un momento d’affetto. NON CI SONO LIMITI DI TEMPO DEDICATO ALLE COCCOLE (anche 24 ore al giorno!!!!).. Tutte le volte che Giotto viene da noi a chiedere attenzioni (guardandoci, passando vicino a noi, saltandoci addosso, abbaiando, piagnucolando, facendo piccoli dispetti per attirare il nostro sguardo su di lui, etc.) dobbiamo reagire con assoluta INDIFFERENZA, quindi non assecondarlo, non sgridarlo, non spingerlo via né guardarlo con disappunto. L’indifferenza sarà quindi verbale, visiva e tattile. Quando rinuncia e si allontana o è intento a fare altro allora è il momento giusto per chiamarlo e dargli l’affetto che poco prima pretendeva. Non invadere la sua cuccia, piuttosto chiamarlo e farci raggiungere senza insistere troppo (se non viene peggio per lui!!)

SALUTO:

Immaginate di rientrare in casa dopo una giornata di lavoro e di salutare il vostro compagno/a come normalmente salutate il vostro cane ….. Sarebbe strano e anche un po’ imbarazzante, no?

Rientrare e sapere che il nostro cane ci aspetta ed è felice di vederci è sicuramente molto bello e gratificante ma proviamo a metterci nei suoi panni … rispondendo alle sue feste con eccessivo entusiasmo lo mettiamo in condizione di pensare che anche noi eravamo ansiosi di rivederlo e che tornare a casa non era poi così scontato; in questo modo generiamo in lui uno stato di ansia e di preoccupazione che lo porterà a vivere male i momenti della giornata in cui noi non possiamo essere con lui. L’abbaio incessante, la distruttività, le minzioni e le deiezioni sono solo alcune delle manifestazioni di questo stato di ansia che noi stessi generiamo nel nostro cane.

Aiutiamolo a rasserenarsi e ad avere fiducia del fatto che torneremo a casa e che non sarà un evento eccezionale, salutandolo moderatamente quando rientriamo.

Se è particolarmente eccitato sarebbe opportuno aspettare che sia calmo prima di salutarlo e innervosirsi non aiuta a calmarlo.

CIBO:

Prima del nostro pasto prepariamo la ciotola di Giotto e mettiamole da parte. Ci mettiamo a tavola per consumare il nostro pasto e ignoriamo (non lo guardiamo, non lo tocchiamo e non parliamo con lui) qualsiasi tentativo di Giotto di attirare la nostra attenzione per avere cibo. Finito il nostro pasto ci alziamo da tavola e prendiamo la ciotola ; prima di offrirgliela aspettiamo che sia calmo e gli chiediamo di mettersi seduto, mettiamo la ciotola in terra e diamo un via libera lasciando che consumi il pasto tranquillamente senza essere disturbato. Dopo 15-20 minuti torniamo da lui e togliamo la ciotola ANCHE SE NON HA FINITO DI MANGIARE.

GIOCO:

Il gioco è un momento fondamentale per divertirsi insieme ma anche per insegnare al nostro cane diversi esercizi, rafforzare il nostro legame e conoscersi meglio.

Come per le attenzioni l’iniziativa deve sempre partire da noi: non lasciamo tutti i giochi a disposizione del cane ma conserviamoli in una scatola a cui solo noi possiamo accedere e, quando abbiamo tempo e voglia di giocare con lui, ne tiriamo fuori qualcuno e lo invitiamo ad una interazione divertente.

EVITIAMO giochi di forza, in particolare quelli che prevedono l’utilizzo della bocca (morso).

Se il cane gioca mordendo (anche leggermente) interrompiamo immediatamente l’interazione (senza dire niente per correggerlo) e allontaniamoci.

RIPOSO:

Un luogo di riposo rialzato (letto, divano o poltrona) è un posto molto ambito dai cani perché è quello riservato ai leader, permette una migliore visuale sul territorio, è molto comodo ed essendo ben delimitato consente di evitare di essere disturbati o calpestati.

Ogni cane dovrebbe avere la sua cuccia, un angolo tutto suo che nessun altro può utilizzare e dove nessuno può disturbarlo; se il cane utilizza il divano o il letto come la sua cuccia potrebbe iniziare a difenderla dagli stessi proprietari che si avvicinano o da un malcapitato ospite e questo sarebbe un comportamento assolutamente giustificato per lui!!

Impedire quindi l’accesso mettendo delle sedie sul divano e chiudendo la porta della camera da letto finché il cane non avrà imparato questa regola.

SEGNALI DI STRESS

…sia Angela Stockdale che Turid Rugaas grazie ai loro studi sono riuscite a leggere questa parte fondamentale del linguaggio del cane che è la “pacificazione” che gli ha permesso di essere un animale gregario e unirsi ad un branco/famiglia e sopravvivere…
Angela Stockdale li interpreta come segnali di stress emessi senza un secondo fine… anch’io ho questa lettura
Turid Rugaas legge una pacificazione voluta..
ovviamente la verità è le due insieme con molte altre unite e ignote… ma funziona leggerli e usarli…
Vengono utilizzati da tutti i cani per prevenire l’accadere di eventi, evitare minacce da parte di uomini e cani, placare il nervosismo, la paura, lo schiamazzo e situazioni spiacevoli.
Inoltre i cani usano questi segnali sia per calmare se stessi quando si sentono stressati o a disagio, sia per indurre l’altro a sentirsi più sicuro e a capire la buona volontà che questi segnali esprimono.

Spesso non li rispettiamo e, alcune volte, portiamo i nostri cani a smettere di usarli, perché non compresi, passeranno direttamente al segnale di avvertimento successivo: il ringhio e poi, se anche qui non si sentono rispettati, morderanno… da queste incomprensioni i cani iniziano a mostrare aggressività, a volte in modo irrecuperabile…

– GIRARE LA TESTA
E’ un movimento veloce della testa da un lato o dall’altro, oppure la testa può rimanere di lato per un pò.
E’ frequente quando un altro cane si avvicina, e serve a dire all’altro di calmarsi; forse l’altro è arrivato troppo velocemente e in modo diretto invece che curvando.
Se ci si piega in avanti sul cane è probabile che lui giri la testa di lato; magari rimane fermo senza indietreggiare, ma gira la testa esprimendo il suo disagio.
Anche tu puoi girare la testa se nell’avvicinarti noti che il cane comincia ad agitarsi o spaventarsi.
Se un cane spaventato ti abbaia o ti ringhia, gira la testa.

– GUARDARE ALTROVE
Spesso, quando due cani si incontrano, entrambi guardano altrove per un attimo… e poi si salutano con gioia.
Distogliere lo sguardo per evitare di fissare è un segnale simile al girare la testa.
Il tuo cane potrebbe farlo quando un altro cane lo avvicina o quando lo fissi negli occhi o lo approcci direttamente di fronte.
Quando un cane viene verso di te e per qualche motivo hai difficoltà a girare la testa, gira solo lo sguardo altrove.

– SOCCHIUDERE GLI OCCHI
Socchiudere gli occhi rendendo lo sguardo più dolce, abbassare le palpebre e non fissare in modo ostile, sono tutti segnali. Il cane li usa quando deve guardare qualcuno direttamente e non vuole risultare minaccioso.

– VOLTARSI DI LATO O DI SPALLE
Voltarsi di lato o dare le spalle è un segnale di calma molto forte.
In un gruppo di cani che giocano vivacemente ad un certo punto uno o più soggetti si voltano di lato o danno le spalle agli altri, e ciò ha l’obbiettivo di calmare un pò la situazione.
Il cane adulto che si senta infastidito da un cane giovane gli gira le spalle per calmarlo.
Il tuo cane potrebbe usare questi segnali quando un altro cane gli ringhia o si comporta in modo per qualche verso intimidatorio, tipo correre incontro troppo velocemente.
Potrebbe voltarti le spalle se usi un tono troppo irritato o se, mentre ti avvicini, ritiene che tu sia arrabbiato, non importa se proprio con lui o con il mondo.
Con un cane che mostra segni di nervosismo o aggressività verso di te, girati di lato e, se ti salta addosso, voltati di spalle; nella maggior parte dei casi si fermerà.
Se stai avvicinando un cane che non conosci, e improvvisamente vedi che diventa nervoso, giragli le spalle. In pochi secondi il cane verrà da te tranquillo.

– LECCARSI IL NASO
E’ un rapido movimento della lingua, tanto veloce che a volte è difficile da cogliere. E’ frequente nell’approccio tra due cani.
Lui potrebbe leccarsi il naso quando ti chini sopra o lo abbracci forte, quando ti abbassi per afferrarlo o gli parli con tono irritato.

– IMMOBILIZZARSI
Allorchè un cane molto più grande si avvicina troppo e comincia ad annusarlo dappertutto, l’altro si immobilizza, non importa la posizione: in piedi, seduto o sdraiato, senza muovere un muscolo.

– CAMMINARE LENTAMENTE, USARE MOVIMENTI LENTI
I movimenti che diventano più lenti, a volte tanto lenti da sembrare quasi non movimenti, hanno un forte effetto calmante.
Il cane rallenta già alla vista dell’altro cane. E lo stesso capita se accadono troppe cose intorno al cane; lui cerca di calmare la situazione.
Se vuoi evitare di spaventare il cane o se percepisci che il cane ha paura di te, muoviti lentamente.

– POSIZIONE DI GIOCO
Abbassarsi sulle zampe anteriori in un inchino può essere un invito al gioco se il cane saltella da un lato all’altro in modo giocoso. Se invece sta fermo nell’inchino, è molto probabile che si tratti di un segnale di calma. In contesti di scontro diventa un segnale attivo dove il cane è pronto a balzare via sdrammatizzando con il gioco o, in estrema difesa, balzare in avanti per aggredire.
Si può imitare stirando le braccia, come quando si sbadiglia, ma verso il basso.

– SEDERSI
Sedersi dando le spalle o il solo sedersi sono segnali di calma.
Il tuo cane potrebbe sedersi se un altro cane lo mette a disagio o quando tu lo chiami strillando.
Anche tu lo puoi usare. Quando il tuo cane è stressato e non riesce a rilassarsi, siediti. Fà sedere i tuoi ospiti se hai un cane che è un pò diffidente con gli estranei.

– SBADIGLIARE
Sbadigliare è forse il più intrigante dei segnali ed è anche comodo da usare per noi.
Andare dal veterinario, un litigio in famiglia, tenerlo troppo stretto, il bimbo che lo abbraccia, e milioni di altre situazioni che mettono a disagio il cane, evocano lo sbadiglio.
Se il tuo cane si sente inscuro, un pò impaurito, stressato, preoccupato, o quando vuoi calmarlo un pò, sbadiglia vistosamente e vedrai che funziona.

– ANNUSARE
Annusare per terra può essere un movimento rapido, il naso in giù e subito in sù, o il naso può rimanere giù per un pò, finchè dura la situazione problematica.
Dato che i cani annusano anche per sentire gli odori, bisogna valutare il complesso della situazione per capire bene di cosa si tratta.
Il tuo cane potrebbe annusare quando un altro cane gli si avvicina, quando qualcuno gli va incontro, o quando capita una situazione improvvisa, per esempio quando due cani si trovano inaspettatamente troppo vicini.
Per strada ti viene incontro qualcuno, magari con un grande cappello o qualcosa di simile e il tuo cane annusa.
Tu lo chiami e la tua voce è un pò irritata o imperiosa, o gli stai di fronte, il tuo cane arriverà annusando più volte.
Per noi è difficile imitare questo segnale, ma possiamo fare qualcosa di simile; ti accoccoli e fai finta di cercare nell’erba.

– CURVARE
Curvare o camminare descrivendo una curva o allontanarsi anche solo un poco dalla direzione in cui arriva un altro cane o una persona sono tutti segnali di calma.
I cani di solito non vanno dritti uno verso l’altro. Alcuni a volte lo fanno, ma in tal caso usano nell’approccio altri chiari segnali; comunque è considerato un pò scortese, e molti cercano di evitarlo.
Se su un sentiero incontri qualcuno che viene verso di te o c’è qualcosa sulla strada del cane e lui deve continuare ad andare per quella strada, è probabile che lui curvi.
Mentre passeggi con il tuo cane al piede e qualcosa viene verso di lui da quel lato, lui potrebbe cercare di passare dall’altro lato.
Quando incontrate un cane che ha l’aria di essere impaurito o arrabbiato, il tuo cane farà un’ampia curva intorno a lui per cercare di tranquillizzarlo.
Tu puoi usare questo segnale quando approcci un cane pauroso o aggressivo o quando incontri un cane che ti dà un segnale calmante come annusare, leccarsi, girare la testa, o qualche altra cosa.
A volte hai bisogno di fare una curva ampia, a volte è sufficiente cambiare leggermente direzione, giusto andare leggermente a lato del cane.
Guarda il cane che stai per incontrare e curva tanto quanto è necessario a farlo sentire a proprio agio.

– METTERSI IN MEZZO
Interporsi fisicamente tra cani o persone è un segnale.
Quando cani o persone, o un cane e un umano, si stanno troppo addosso e la situazione potrebbe essere tesa, molti cani “vanno in mezzo” per dividere ed evitare conflitti.
Quando due cani cominciano ad essere un pò tesi e a starsi troppo addosso, un terzo cane andrà da loro per calmarli.
E’ un segnale per noi facile da usare e di grande efficacia.
Quando i cani diventano nervosi, quando il tuo cane diventa inquieto o spaventato da una situazione, o quando i bambini gli fanno qualcosa che lo fa sentire a disagio, interponiti fisicamente tra lui e la causa del disagio, tra lui e ciò che gli determina paura o nervosismo.

I segnali elencati sono tra i più comuni, ma i cani si calmano tra loro anche giocando a fare i cuccioli – si fanno piccoli e cercano di leccarsi le facce, possono sbattere le palpebre, schioccare le labbra, alzare una zampa, fingere di ignorare che l’altro esista e altro ancora. Anche fare la pipì in alcune situazioni può essere interpretato come un segnale calmante.

Ora che hanno un significato chiaro li riusciremo ad individuare in più contesti, l’esperienza nell’osservazione del vostro cane dirà quando sono segnali voluti (sbadiglio mentre si gioca) o comportamenti idonei al contesto (sbadiglio al risveglio)…’

P.S. Per chi vuole approfondire ulteriorimente la psicologia canina alcuni libri consigliati sul nostro sito sono proprio i libri consigliati da questo educatore.

Buona lettura

Share

AFFRONTARE I BOTTI DI CAPODANNO CON GLI AMICI A 4 ZAMPE

Di Barbara Sinigaglia

Se il mio cane ha paura dei botti come posso aiutarlo? 5 suggerimenti che spero vi possano tornare utili.

  1. Tenetelo in casa

Se il vostro cane vive in giardino rischiate che tenti di scappare. Nel tentativo di scappare si può fare male o uccidersi, impiccandosi alla recinzione con il collare per esempio, o cadendo male e rompendosi una zampa. Inoltre se riuscirà a fuggire sarà comunque spaventato, e cercherà riparo rischiando di attraversare strade ed essere investito. Sarà importante anche che il vostro cane abbia il microchip e la medaglietta, perché in caso di smarrimento sarà di grande aiuto per ritrovarlo.

  1. Chiudete le finestre, abbassate le tapparelle, accendete della musica

Chiudere le tapparelle attutisce il rumore dei botti. La musica, magari new age o classica coprirà il rumore dei botti. Se decidete di stare a casa, invitate degli amici che il vostro cane trova simpatici. La loro allegria servirà a creare una allegra confusione.

  1. Svolgete i suoi esercizi preferiti

Fate dei giochi o degli esercizi, in questo modo gli insegnate che i botti non sono nulla di così preoccupante. Preferite il tira e molla, il lancio delle palline o di peluche, il clicker training. Giocate! Divertitevi! Questo aumenta tra voi emozioni positive!

  1. Mostratevi sicuri e tranquilli

Per il vostro cane siete un’ancora di salvezza in quel momento e l’ultima cosa di cui ha bisogno è che vi lanciate verso di lui con fare ansioso. Appoggiate una mano su di lui serenamente, con le spalle e la mandibola rilassata. Le emozioni sono contagiose: se siete ansiosi gliela trasmetterete e amplificherete le sue paure.

  1. Finito Capodanno rivolgetevi ad un esperto

Il vostro cane ha bisogno di aiuto: rivolgetevi ad un esperto! Non può affrontare questo ogni anno. Un esperto vi aiuterà a superare o se non altro a migliorare questa situazione di grande infelicità per il vostro cane.

Buon fine anno a tutti.

 

Share

COPROFAGIA

Un articolo di Barbara Sinigaglia

I cani hanno, talora, abitudini e preferenze che ci appaiono inappropriate ma la coprofagia, l’attrazione per le feci e la loro ingestione, è certo la più disgustosa per i proprietari.

Molti cani sono intensamente coprofagi, soprattutto in giovane età e questo li mette a rischio di sviluppare patologie, contraendo parassitosi, infezioni virali o batteriche, persino tossine e veleni possono essere assunti attraverso le feci.

Si distingue anche l’AUTOCOPROFAGIA (mangiare le proprie, molto più raro, al massimo il 15% dei pazienti) dalla ALLOCOPROFAGIA (quelle degli altri, sia conspecifici che non).

Davvero attraenti per molti cani sono le grandi fatte dai cavalli e dagli altri erbivori e questo può avere un senso adattivo, dato che i carnivori non sono in grado di sintetizzare correttamente e appieno alcune vitamine, soprattutto quelle del gruppo-B, e invece gli erbivori ne hanno l’apparato digerente pieno (prodotte dalla digestione della cellulosa).

Poi c’è l’età: i cuccioli molto giovani, ancora con la mamma che li pulisce e mangia le loro deiezioni, possono crescere con una miscela di odori fecali, nella bocca della madre, che li induce ad una abituazione o addirittura ad una preferenza per questi che quindi li spinge a prenderle direttamente da terra. Questa forma dovrebbe però estinguersi in pochi mesi.

Nella madre è una condizione temporanea, legata necessariamente al bisogno di tenere pulita la tana e perdura per il tempo nel quale i cuccioli mangiano il suo latte, per estinguersi in poche settimane.

Il sesso: è molto più frequente nelle femmine, soprattutto sterilizzate, mentre i maschi integri sono la categoria a minor rischio, i cani che vivono con diversi altri conspecifici hanno probabilità molto maggiori (arrivando al 25% cioè uno su quattro)

La tipologia: è più facile nelle razze da caccia, e straordinariamente facile a vedersi nei Retrievers, nei Segugi e nei Bassotti.

L’ambiente è pure un fattore fondamentale:

  1. i cani che sono isolati dal mondo soffrono di molte conseguenze e una è anche questa (mancanza di socializzazione).
  2. la mancata pulizia del posto dove il cane va a sporcare associata alla noia (confinamento restrittivo).
  3. lo stato ANSIOSO: essere stati puniti perché hanno sporcato in casa (continuano a farlo ma la tolgono di mezzo)
  4. una richiesta di attenzioni verso il proprietario che ha molte volte reagito in modo esagerato

Lo stato di salute: i cani magri o con problemi di assimilazione (e quindi con parassitosi intestinali, soprattutto, e insufficienza pancreatica o malassorbimento) le patologie endocrine che rendono famelici (diabete, Cushing, ma anche la sterilizzazione che, com’è noto, aumenta l’appetito).

La qualità della dieta è a dir poco fondamentale. Tra i sistemi più efficaci c’è appunto sostituire quello che il cane coprofago mangia con una dieta ricca di sostanze nutritive fresche (proteine animali) e vitamine naturali, ad alta biodisponibilità, eventualmente con alcun enzimi aggiunti. Pulire il giardino, raccogliere le feci appena deposte, socializzare e dare al cane attività in cui impegnarsi.

Insegnare al cane a correre da noi, che ci saremo allontanati quando lei/lui si era messo in posizione, non appena deposte le feci, per avere un boccone prelibatissimo e irresistibile che diventerà un’abitudine irrinunciabile.

Share

Tellington TTouch

logo_ttouch

 

 

 

 

TTouch cane.

Ecco il modo migliore per educare il cane con dolcezza! Il TTouch, conosciuto anche come «Tellington Ttouch» dalla persona che lo ideò, Lisa Tellington, è un metodo che arriva direttamente dagli Stati Uniti, nato 40 anni fa e destinato inizialmente all’addestramento dei cavalli. Oggi però i suoi orizzonti si sono allargati e sono stati verificati buoni risultati su tutto il genere animale. Noi ci occuperemo del TTocuh cane, quello dedicato ai nostri pelosi! A grandi linee, il TTouch consiste in un dolce allenamento di esercizi a terra con particolari tocchi e manipolazioni, che prendono per l’appunto il nome di TTouches, ossia “Tocchi” o “Bendaggi”. Vi chiederete, a cosa serve davvero? E’ una corrente dell’addestramento per cani, nata per permettere agli animali di poter cancellare la paura, quella per i fuochi d’artificio, quella dell’auto, la paura del temporale… ma soprattutto per portare il nostro “Fido” a superare gravi traumi fisici e psicologici. Con il TTouch, il cane impara a pensare prima di agire o diventare ansioso. Non male no?!

Dagli esercizi ai bendaggi, ecco come fare!

Con le manipolazioni del TTouch, con tocchi e movimenti circolari particolari, riusciremo ad eliminare alcune impronte mentali dei nostri cani, come i traumi, i disagi fisici e psicologici, il dolore e le paure. Ad alcuni potranno sembrare dei semplici massaggi, ma in realtà attraverso questi “bendaggi”, si vanno ad attivare delle fasce nervose spesso inutilizzate! I tocchi devono essere accompagnati ad un lavoro a terra, con diversi ostacoli e diversi tipi di condotta: con gli esercizi a terra aiutiamo gli animali e li guidiamo attraverso gli ostacoli a mimare molte posizioni, aumentando la loro capacità di apprendimento. Non solo, aiuteremo i nostri amici a 4 zampe a sviluppare l’autocontrollo, la capacità di concentrazione, la fiducia, l’equilibrio e la coordinazione! Abbiamo parlato di bendaggi! Ebbene, questa ulteriore tecnica del TTouch, consiste nell’applicare sul cane delle fasce elastiche che lo contengano (non dovete strozzarlo) dolcemente, senza impedirne troppo i movimenti. Una stretta che riesca a farlo sentire protetto: ci sono alcuni bendaggi che possono rivelarsi meravigliosi alleati e validi supporti alle cure veterinarie per displasia, traumi da incidente e problemi di movimento!

Per saperne di più visita il sito: www.tteam.it

ttouch_3 ttouch_2 ttouch_1

 

Share

Letture Consigliate

 

All'altro capo del guinzaglio

All’altro capo del guinzagliodi Patricia McConnell e L. Perria

‘Una delle abilità dei cani è quella di captare i nostri movimenti, anche i più piccoli, e di attribuirvi significati ben precisi. Noi esseri umani, il più delle volte non prestiamo particolare attenzione ai nostri gesti quando siamo in loro compagnia. Senza accorgercene, ora con la voce, ora con il corpo, lanciamo segnali che rischiano di lasciare completamente spiazzato e confuso il nostro amico a quattro zampe. Non sempre i problemi tra noi e il nostro cane sono frutto di una scarsa conoscenza delle tecniche di addestramento, molto spesso dipendono dalle profonde e naturali differenze di comportamento tra le due specie. Ciascuna si esprime con il proprio “linguaggio”, che non sempre viene “tradotto” e interpretato nel modo corretto. ‘


Ascolta il tuo cane

Ascolta il tuo canedi Jan Fennel

“Negli ultimi dieci anni ho imparato ad ascoltare e a capire il linguaggio dei cani. Man mano che questa comprensione cresceva, sono riuscita a comunicare con i cani, ad aiutare sia loro sia i loro padroni a superare i problemi. In molti casi il mio intervento ha fatto sì che il cane non venisse soppresso per un comportamento che sembrava incorreggibile. Lo scopo del libro è divulgare le mie conoscenze. Descriverò come potete imparare questo linguaggio. Se lo imparerete bene, vi assicuro che il vostro cane vi ricompenserà con la sua cooperazione, la sua lealtà e il suo amore.” (Dall’introduzione).


Parla con il tuo cane

Parla con il tuo canedi Jan Fennel

Frutto di venticinque anni di esperienza, il “metodo d’addestramento dolce” di Jan Fennell, invece di basarsi sul meccanismo degli ordini e sul principio di totale obbedienza del cane al padrone, propone di imparare ad ascoltare e a farsi ascoltare, in una parola a “comunicare” con il proprio amico a quattro zampe, pur senza rinunciare ad alcuni aspetti del classico rapporto uomo-animale. Ricco di aneddoti e fotografie, che rendono il metodo accessibile a tutti, il volume si offre come una vera e propria guida all’addestramento che potrà aiutare chiunque a stabilire con il proprio cane un rapporto equilibrato, un’amicizia duratura e gratificante per entrambi

Share

Comportamento

Tale il cane tale il padrone...

In questa pagina troverete una serie di articoli relativi al comportamento e/o all’educazione del cane.

Si dice che il cane sia  il riflesso del proprio padrone, sarà vero?

Segnaliamo siti e buone letture che possono aiutarci a trovare una risposta concreta a questa domanda.


SITI UTILI

Dalla parte del CANE

Focus – QUIZ su espressione dei cani

12 comportamenti da evitare

Educazione del cane

Il linguaggio del cane


LETTURE CONSIGLIATE

La-scienza-del-cane-800x400-800x400


ARTICOLI UTILI

COME AFFRONTARE I BOTTI DI CAPODANNO

COPROFAGIA

TELLINGTON T-TOUCH

logo_ttouch

 

 

 


 

Share