AFFRONTARE I BOTTI DI CAPODANNO CON GLI AMICI A 4 ZAMPE

Di Barbara Sinigaglia

Se il mio cane ha paura dei botti come posso aiutarlo? 5 suggerimenti che spero vi possano tornare utili.

  1. Tenetelo in casa

Se il vostro cane vive in giardino rischiate che tenti di scappare. Nel tentativo di scappare si può fare male o uccidersi, impiccandosi alla recinzione con il collare per esempio, o cadendo male e rompendosi una zampa. Inoltre se riuscirà a fuggire sarà comunque spaventato, e cercherà riparo rischiando di attraversare strade ed essere investito. Sarà importante anche che il vostro cane abbia il microchip e la medaglietta, perché in caso di smarrimento sarà di grande aiuto per ritrovarlo.

  1. Chiudete le finestre, abbassate le tapparelle, accendete della musica

Chiudere le tapparelle attutisce il rumore dei botti. La musica, magari new age o classica coprirà il rumore dei botti. Se decidete di stare a casa, invitate degli amici che il vostro cane trova simpatici. La loro allegria servirà a creare una allegra confusione.

  1. Svolgete i suoi esercizi preferiti

Fate dei giochi o degli esercizi, in questo modo gli insegnate che i botti non sono nulla di così preoccupante. Preferite il tira e molla, il lancio delle palline o di peluche, il clicker training. Giocate! Divertitevi! Questo aumenta tra voi emozioni positive!

  1. Mostratevi sicuri e tranquilli

Per il vostro cane siete un’ancora di salvezza in quel momento e l’ultima cosa di cui ha bisogno è che vi lanciate verso di lui con fare ansioso. Appoggiate una mano su di lui serenamente, con le spalle e la mandibola rilassata. Le emozioni sono contagiose: se siete ansiosi gliela trasmetterete e amplificherete le sue paure.

  1. Finito Capodanno rivolgetevi ad un esperto

Il vostro cane ha bisogno di aiuto: rivolgetevi ad un esperto! Non può affrontare questo ogni anno. Un esperto vi aiuterà a superare o se non altro a migliorare questa situazione di grande infelicità per il vostro cane.

Buon fine anno a tutti.

 

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COPROFAGIA

Un articolo di Barbara Sinigaglia

I cani hanno, talora, abitudini e preferenze che ci appaiono inappropriate ma la coprofagia, l’attrazione per le feci e la loro ingestione, è certo la più disgustosa per i proprietari.

Molti cani sono intensamente coprofagi, soprattutto in giovane età e questo li mette a rischio di sviluppare patologie, contraendo parassitosi, infezioni virali o batteriche, persino tossine e veleni possono essere assunti attraverso le feci.

Si distingue anche l’AUTOCOPROFAGIA (mangiare le proprie, molto più raro, al massimo il 15% dei pazienti) dalla ALLOCOPROFAGIA (quelle degli altri, sia conspecifici che non).

Davvero attraenti per molti cani sono le grandi fatte dai cavalli e dagli altri erbivori e questo può avere un senso adattivo, dato che i carnivori non sono in grado di sintetizzare correttamente e appieno alcune vitamine, soprattutto quelle del gruppo-B, e invece gli erbivori ne hanno l’apparato digerente pieno (prodotte dalla digestione della cellulosa).

Poi c’è l’età: i cuccioli molto giovani, ancora con la mamma che li pulisce e mangia le loro deiezioni, possono crescere con una miscela di odori fecali, nella bocca della madre, che li induce ad una abituazione o addirittura ad una preferenza per questi che quindi li spinge a prenderle direttamente da terra. Questa forma dovrebbe però estinguersi in pochi mesi.

Nella madre è una condizione temporanea, legata necessariamente al bisogno di tenere pulita la tana e perdura per il tempo nel quale i cuccioli mangiano il suo latte, per estinguersi in poche settimane.

Il sesso: è molto più frequente nelle femmine, soprattutto sterilizzate, mentre i maschi integri sono la categoria a minor rischio, i cani che vivono con diversi altri conspecifici hanno probabilità molto maggiori (arrivando al 25% cioè uno su quattro)

La tipologia: è più facile nelle razze da caccia, e straordinariamente facile a vedersi nei Retrievers, nei Segugi e nei Bassotti.

L’ambiente è pure un fattore fondamentale:

  1. i cani che sono isolati dal mondo soffrono di molte conseguenze e una è anche questa (mancanza di socializzazione).
  2. la mancata pulizia del posto dove il cane va a sporcare associata alla noia (confinamento restrittivo).
  3. lo stato ANSIOSO: essere stati puniti perché hanno sporcato in casa (continuano a farlo ma la tolgono di mezzo)
  4. una richiesta di attenzioni verso il proprietario che ha molte volte reagito in modo esagerato

Lo stato di salute: i cani magri o con problemi di assimilazione (e quindi con parassitosi intestinali, soprattutto, e insufficienza pancreatica o malassorbimento) le patologie endocrine che rendono famelici (diabete, Cushing, ma anche la sterilizzazione che, com’è noto, aumenta l’appetito).

La qualità della dieta è a dir poco fondamentale. Tra i sistemi più efficaci c’è appunto sostituire quello che il cane coprofago mangia con una dieta ricca di sostanze nutritive fresche (proteine animali) e vitamine naturali, ad alta biodisponibilità, eventualmente con alcun enzimi aggiunti. Pulire il giardino, raccogliere le feci appena deposte, socializzare e dare al cane attività in cui impegnarsi.

Insegnare al cane a correre da noi, che ci saremo allontanati quando lei/lui si era messo in posizione, non appena deposte le feci, per avere un boccone prelibatissimo e irresistibile che diventerà un’abitudine irrinunciabile.

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